giovedì 14 novembre 2013

Scade il supporto a XP, ecco come migrare a Windows 7

Ad aprile del prossimo anno finisce il supporto Extended per Windows XP. Molte aziende si troveranno quindi nella situazione di dover fare in tempi rapidi massicce implementazioni dei nuovi sistemi operativi Microsoft. In questo white paper vengono esaminate le problematiche legate alla migrazione a Windows 7 e illustrata la possibile soluzione implementativa VMware Horizon Mirage

 

La migrazione dalle obsolete implementazioni desktop di Windows XP alle nuove versioni di Windows - nella maggior parte dei casi Seven - sta diventando il principale problema della gestione dei desktop per molti dipartimenti IT. 

La scadenza è fissata per l'8 aprile 2014, dopodichè Microsoft cesserà il supporto Extended a Windows XP.
Le aziende che non avranno completato la migrazione entro tale data corrono il rischio di dover lavorare senza supporto o di dover pagare tariffe proibitive per ottenere da Microsoft un servizio di "supporto personalizzato".
Inoltre, problema potenzialmente più grave,è il rischio in termini di conformità associato all'utilizzo di sistemi operativi core non supportati.
Questo white paper di 10 pagine, realizzato da VMware, esamina le problematiche legate alla migrazione a Windows 7 e illustra le principali funzionalità di VMware Mirage, soluzione per la gestione delle immagini desktop.
Di seguito il sommario degli argomenti del white paper:
  • Complessità delle implementazione di Windows 7
  • Principali problematiche di migrazione
  • Presentazione di VMware Horizon Mirage (funzionalità, opportunità di risparmio, scenari di utilizzo)
  • Conclusioni

 scarica il white paper cliccando qui (.pdf)

 fonte: ict4executive.it

giovedì 12 settembre 2013

Tutti i nodi tornano al pettine !





Ennesimo tentativo machiavellico ai danni della categoria!
 
Qual'è l'oggetto della potenziale azione letale nei confronti della categoria dei carrozzieri?
 La risoluzione 7/00060 in discussione  il giorno 12 settembre 2013 h. 15.30 alla VI Commissione Finanze della Camera dei deputati. Di cosa si tratta? Nel merito abbiamo intervistato Silvano Fogarollo, Presidente nazionale della categoria carrozzieri di ANC-Confartigianato,  l’associazione nazionale maggiormente rappresentativa.
Il Presidente di ANC-Confartigianato, Silvano Fogarollo, ha assunto una pronta e ferma posizione sull'ennesimo tentativo posto in essere all'attenzione della VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati mediante mozione- risoluzione 7/6000, finalizzata in particolare alla parte in cui si impegna il Governo a" valutare l'opportunità di incentivare il risarcimento in forma specifica, da parte di carrozzerie convenzionate o eventualmente anche non convenzionate, riconoscendo al danneggiato che rifiuti la riparazione diretta del veicolo un risarcimento per equivalente, gravato da franchigia o comunque non superiore al costo che l'assicurato avrebbe affrontato se la riparazione fosse stata eseguita nelle carrozzerie convenzionate, in modo tale da abbassare drasticamente il costo medio dei sinistri e da creare i presupposti per una riduzione generalizzata delle tariffe dell'assicurazione responsabilità civile auto” .

"Il Presidente Fogarollo ha concluso il proprio pensiero manifestando e dichiarando espressamente la contrarietà dei carrozzieri iscritti a Confartigianato, e dallo stesso rappresentati, a questa iniziativa in quanto tecnicamente erronea, inapplicabile e contraria agli interessi del consumatore utente".

La redazione di Tempario.it  ritiene che corre l’obbligo di evidenziare agli adetti ai lavori , almeno a grandi linee, le criticità di un simile indirizzo:
a) Il sistema della responsabilità civile italiana si basa su un principio risarcitorio, e non indennitario, motivo per cui il diritto al ripristino della cosa danneggiata non può essere contrattualmente limitato, né tollerare franchigie imposte per legge.
b) La procedura di “risarcimento diretto” (in base alla quale richiesta la risarcitoria viene frequentemente gestita dalla compagnia del danneggiato stesso) è meramente facoltativa (C. Cost. sentenza 18 giugno 2009, n. 180), restando fermo il diritto del danneggiato di richiedere l’integrale risarcimento del danno al responsabile. Un intervento quale quello prospettato non avrebbe altra conseguenza che provocare una massiccia disapplicazione del “risarcimento diretto” da parte delle vittime della strada, in vista di una tutela pienamente risarcitoria e non indennitaria.
c) La formulazione stessa della raccomandazione risulta incomprensibile, stante il fatto che le espressioni “risarcimento in forma specifica” e “risarcimento per equivalente” sono utilizzate in maniera tecnicamente non corretta. Il risarcimento per equivalente è il pagamento di una somma sufficiente a procurare al danneggiato una utilità sostitutiva. Il risarcimento in forma specifica è il ripristino della cosa danneggiata (non distinguendosi il caso in cui il riparatore sia un fiduciario del danneggiato da quello in cui sui indicato dall’assicuratore Cass. Civ. 4 marzo 1998, n. 2.302). La norma attuativa di una simile raccomandazione sarebbe quindi di ardua, se non impossibile, applicazione.
d) Inspiegabile sarebbe anche la disparità di trattamento che si verrebbe a creare fra i danneggiati vittime di un sinistro stradale provocato da un veicolo a motore per il quale è applicabile la procedura di “risarcimento diretto” e tutti gli altri (per cui il “risarcimento diretto” non è applicabile, o danneggiati in eventi non stradali).

E’ facile quindi immaginare che un provvedimento del genere provocherebbe (come effetto immediato) insormontabili problemi interpretativi ed una esplosione del contenzioso, con conseguente intasamento degli uffici giudiziari. Quelli più perniciosi sarebbero però gli effetti di lungo termine, nella improbabile ipotesi che gli intenti dei promotori venissero conseguiti.
Si sta in effetti proponendo di creare un rapporto di dipendenza fra il mercato dell’autoriparazione (un settore altamente competitivo, nel quale migliaia di artigiani si contendono una clientela numericamente in contrazione) e quello assicurativo (in cui, al contrario, si è verificata, con la creazione del gruppo Unipol SAI, una concentrazione senza precedenti). Tale rapporto di dipendenza non è solo palesemente illegittimo per contrarietà alla legislazione antimonopolistica nazionale (art. 2 L. 287/90) e comunitaria (art. 101 TFUE) come peraltro confermato in una recente pronuncia dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea che si occupava di un caso consimile (Sentenza 14 marzo 2013 resa nella causa C32/11), ma è anche contrario agli interessi dei consumatori e degli utenti.
Già lo scorso gennaio un provvedimento simile era stata inserito nel D. L. 24 gennaio 2012 n. 1 (noto alle cronache come “cresci Italia”) all’art. 29. In tale occasione una matura riflessione della Camera dei Deputati evitò il peggio, tanto che detto articolo venne poi espunto in sede di conversione e non compare nella vigente L. 24 marzo 2012 n. 27.

Considerata la gravità del caso, sarebbe opportuno da parte degli autoriparatori  inviare una propria missiva all'attenzione degli Onorevoli Componenti della VI Commissione Finanza della Camera dei deputati. 



lunedì 20 maggio 2013

Ci vediamo in Autopromotec!

HTS Group ti invita ad Autopromotec

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Hts Group
e' lieta di invitarti alla fiera
Autopromotec
Bologna 22-26 Maggio 2013
saremo presenti insieme ai nostri partner:
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SYSTEM DATA:
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Presentazione in anteprima nazionale del software piu' utilizzato dalle carrozzerie wincar_11 e del Network Carrozzeria Aperta
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Occasione unica per dialogare direttamente con la Banca Dati presente sui nostri software gestionali, per capire come funziona e avere tutte le informazioni di cui hai bisogno

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Progetto unico nel suo genere presente per la prima volta in fiera per una dimostrazione pratica della sua funzionalita' .
INVITO

Vi aspettiamo numerosi!


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martedì 26 marzo 2013

Il Sistri riparte dal 1° ottobre 2013

Il Sistri, sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi, sarà attivato dal 1 ottobre 2013 per i produttori di rifiuti pericolosi con più di dieci dipendenti e per gli enti e le imprese che gestiscono rifiuti pericolosi, mentre per tutte le altre imprese l’avvio del sistema è fissato per il 3 marzo 2014. Lo stabilisce un decreto del ministro dell’Ambiente Corrado Clini.
Il pagamento dei contributi di iscrizione al sistema resterà sospeso per tutto il 2013. “Ho presentato – spiega il ministro Clini – il progetto a Confindustria che lo ha condiviso, apprezzando il grande rilievo che abbiamo voluto dare alla collaborazione con le imprese. Vanno letti in quest’ottica anche i sei mesi che ci separano dall’avvio del sistema per i produttori di rifiuti pericolosi. Obiettivo di questa fase preparatoria è anche quello di consolidare la collaborazione con le imprese coinvolte e di eliminare le pesantezze burocratiche e amministrative che sono state avvertite come un limite del progetto”.
Dal 30 aprile saranno avviate, per concludersi entro il 30 settembre, le procedure di verifica per l’aggiornamento dei dati delle imprese per le quali il sistema partirà ad ottobre.
Dal 30 settembre al 28 febbraio 2014 sarà effettuata analoga verifica per tutte le altre imprese. Le imprese che trattano rifiuti non pericolosi potranno comunque utilizzare il Sistri, su base volontaria, dal 1 ottobre prossimo.
“Il sistema di tracciabilità dei rifiuti – commenta Clini – è un adempimento che discende dalle leggi nazionali e dalle direttive europee e rappresenta anche uno forte strumento di lotta alle ecomafie che sul traffico dei rifiuti costruiscono affari causando enormi danni al territorio e all’ambiente. Il nuovo programma per l’avvio del Sistri, superando le problematiche emerse in passato, confido possa rappresentare un presidio di legalità e trasparenza per tutta la filiera dei rifiuti”.

Gli accordi fra assicuratori e carrozzieri sono anticoncorrenziali

Lo stabilisce una sentenza emanata in questi giorni dalla Corte di Giustizia europea. La causa: una segnalazione dei tribunali ungheresi. L’automobilista – danneggiato ha il diritto di scegliersi il carrozziere che preferisce: no agli accordi fra Compagnie e carrozzieri convenzionati

L’automobilista che subisce un sinistro alla propria vettura ha il diritto di scegliersi il carrozziere che preferisce. E’, in estrema sintesi, il succo della sentenza emanata in questi giorni dalla Corte di Giustizia europea, che di fatto “boccia”, in quanto contrari alle norme sulla concorrenza, gli accordi fra assicuratori e carrozzerie convenzionate (il cosiddetto “risarcimento diretto”).

La decisione della Corte di Giustizia europea non nasce a caso, ma è conseguenza di una causa legale avviata a fine 2010, in Ungheria, fra Allianz Hungaria Biztosito Zrt e Gazdasagi Versenyhivatal.

Nella sentenza, fra l’altro, viene evidenziato, a tutela degli automobilisti assicurati RC auto e danneggiati, che gli accordi sulle tariffe di riparazione da applicare ai veicoli assicurati (accordi conclusi fra le Compagnie assicurative e le carrozzerie) sono di natura “Anticoncorrenziale”. Nel caso dell’Ungheria preso in esame dalla Corte di Giustizia europea, gli assicuratori magiari concordano all’inizio dell’anno, insieme a concessionari auto o con l’Associazione nazionale di rappresentanza, condizioni e tariffe da applicare per le riparazioni a copertura dell’assicurato – danneggiato: tariffe che l’assicuratore, come si sa, deve rifondere. Ne consegue che, in caso di intervento, le officine delle concessionarie sono legate agli assicuratori.

Ecco, più nel dettaglio, il fulcro della sentenza (reso noto da un lancio Ansa).
 ''L'articolo 101, paragrafo 1, TFUE deve essere interpretato nel senso che degli accordi, mediante i quali alcune società di assicurazioni del ramo automobilistico pattuiscano bilateralmente - o con concessionari automobilistici operanti quali officine di riparazione, o con un'associazione di rappresentanza di tali concessionari - la tariffa oraria dovuta dalla società assicurativa per la riparazione di veicoli assicurati presso di essa, prevedendo che tale tariffa dipenda, tra l'altro, dal numero e dalla percentuale di contratti di assicurazione commercializzati dal concessionario quale intermediario di detta società, possono essere considerati come una restrizione della concorrenza 'per oggetto' ai sensi della disposizione sopra citata, qualora, a seguito di un esame individuale e concreto del contenuto e dell'obiettivo di tali accordi nonché del contesto economico e giuridico nel quale essi si collocano, risulti che gli stessi sono, per loro propria natura, dannosi al buon funzionamento del gioco normale della concorrenza su uno dei due mercati interessati''.

Secondo i portavoce dello “Sportello dei Diritti”, questa pratica – e il risarcimento diretto che viene impiegato in Italia – provoca un danno agli assicurati – danneggiati (che non solo non vedono diminuirsi il premio da pagare, ma spesso non riescono a ricevere gli interventi professionali nella stessa misura di come li riceverebbero dal carrozziere di fiducia), e alla categoria professionale dei liquidatori.

Gli accordi assicurazioni – carrozzerie sono dunque vietati, perché dannosi alla leale concorrenza.  E’ chiaro, a questo punto, che un’eventuale introduzione completa di queste pratiche in Italia potrebbe comportare dei rischi.
Davide Galli, presidente di Federcarrozzieri, sottolinea come “La nostra Associazione si impegna da sempre contro le imposizioni delle Compagnie di assicurazione, che vorrebbero vietare agli automobilisti la libertà di farsi riparare l’auto dal carrozziere di fiducia. Adesso aspettiamo che anche in Italia l’Antitrust si attivi per evitare che le imprese di assicurazione possano controllare il mercato dell’autoriparazione attraverso clausole dubbie, a scapito della qualità del nostro lavoro e a danno degli automobilisti”.

Fonte: http://www.notiziariomotoristico.com

lunedì 18 marzo 2013

Il Sistri riparte dal 1° ottobre 2013

Il Sistri, sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi, sarà attivato dal 1 ottobre 2013 per i produttori di rifiuti pericolosi con più di dieci dipendenti e per gli enti e le imprese che gestiscono rifiuti pericolosi, mentre per tutte le altre imprese l’avvio del sistema è fissato per il 3 marzo 2014. Lo stabilisce un decreto del ministro dell’Ambiente Corrado Clini.
Il pagamento dei contributi di iscrizione al sistema resterà sospeso per tutto il 2013. “Ho presentato – spiega il ministro Clini – il progetto a Confindustria che lo ha condiviso, apprezzando il grande rilievo che abbiamo voluto dare alla collaborazione con le imprese. Vanno letti in quest’ottica anche i sei mesi che ci separano dall’avvio del sistema per i produttori di rifiuti pericolosi. Obiettivo di questa fase preparatoria è anche quello di consolidare la collaborazione con le imprese coinvolte e di eliminare le pesantezze burocratiche e amministrative che sono state avvertite come un limite del progetto”.
Dal 30 aprile saranno avviate, per concludersi entro il 30 settembre, le procedure di verifica per l’aggiornamento dei dati delle imprese per le quali il sistema partirà ad ottobre.
Dal 30 settembre al 28 febbraio 2014 sarà effettuata analoga verifica per tutte le altre imprese. Le imprese che trattano rifiuti non pericolosi potranno comunque utilizzare il Sistri, su base volontaria, dal 1 ottobre prossimo.
“Il sistema di tracciabilità dei rifiuti – commenta Clini – è un adempimento che discende dalle leggi nazionali e dalle direttive europee e rappresenta anche uno forte strumento di lotta alle ecomafie che sul traffico dei rifiuti costruiscono affari causando enormi danni al territorio e all’ambiente. Il nuovo programma per l’avvio del Sistri, superando le problematiche emerse in passato, confido possa rappresentare un presidio di legalità e trasparenza per tutta la filiera dei rifiuti”.

Novità Banca Dati 03/2013


giovedì 28 febbraio 2013

LeasePlan Italia acquista il business gestione flotte aziendali di Bbva

LeasePlan Corporation N.V. oggi conferma di aver completato l’acquisizione delle attività di gestione delle flotte aziendali del Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, S.A. (Bbva) in Italia.
Il portafoglio totale di Bbva consiste in circa 20.000 veicoli e permette a LeasePlan di espandersi ulteriormente nel mercato delle piccole e medie imprese.
A completamento della transizione, LeasePlan ha acquistato l’intero pacchetto azionario delle due aziende italiane, Bbva Renting S.p.A. e BbvA Autorenting S.p.A.
L’azienda dichiara che finanzierà l’intera operazione con fondi propri.
“La conclusione di questa acquisizione rappresenta un altro importante passo in avanti nella strategia di incremento della nostra penetrazione nel competitivo mercato italiano - afferma Alfonso Martínez Cordero, amministratore delegato di LeasePlan Italia -. Attraverso questa operazione continueremo ad espandere la nostra presenza sia sulle grandi aziende che sul segmento delle piccole e medie imprese, che si sta sviluppando molto rapidamente. Siamo convinti che la nuova consolidata organizzazione rinforzerà ed ottimizzerà ulteriormente la nostra capacità di offrire valore aggiunto ed un servizio eccellente al nostro intero portafoglio clienti.”

Fonte: Pneurama.com

lunedì 11 febbraio 2013

PEC obbligatoria per le ditte individuali

La Posta Elettronica Certificata (PEC) è obbligatoria anche per le ditte individuali, e i tempi si fanno più stretti : anticipata al 30 giugno 2013 la  comunicazione della casella PEC da parte delle imprese individuali già iscritte e attive (art. 5, comma 2) al Registro delle Imprese competente, eccetto quelle soggette a procedure concorsuali.
Sono quindi coinvolte circa 3,5 milioni di imprese, che dovranno provvedere alla comunicazione in via anticipata rispetto alla precedente scadenza prevista per il 13 dicembre 2013:

Lo prevede la legge n. 221  del 17 dicembre 2012 -  di conversione del Decreto Sviluppo Bis (D.L. 18 ottobre 2012, n. 179) – in vigore dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 18 Dicembre 2012.
Si attende quindi un periodo di grande fermento per via dell’enorme numero di imprese individuali che richiederanno la casella PEC ad uno dei gestori iscritti all’Elenco Pubblico dei Gestori PEC, ora tenuto dall’Agenzia per l’Italia Digitale.

Per le imprese individuali di nuova costituzione, che si devono iscrivere al Registro delle imprese o annotare all’Albo delle imprese artigiane, l’indicazione dell’indirizzo PEC è obbligatorio e contestuale alla pratica di iscrizione, all’interno del quadro 5 “SEDE DELL’IMPRESA” del Modello I1.
Chi non dovesse adempiere all’obbligo, vedrà la domanda sospesa entro 45 giorni (ridotti rispetto ai precedenti 3 mesi) fino ad integrazione della stessa con indirizzo PEC.

Le nuove disposizioni sono dovute al fatto che la PEC continua a prendere piede nelle abitudini delle imprese e dei professionisti. Questo perché con il tempo anche le PMI sono diventate sempre più consapevoli dei vantaggi in termini di semplificazione delle comunicazioni telematiche aventi valore legale e in parte perché le scadenze di legge diventano sempre più pressanti.

Non hai ancora la posta elettronica certificata? Contattaci per saperne di piu'!

Fonte: www.pmi.it

giovedì 7 febbraio 2013

Autopromotec 2013: l'arena sull'aftermarket automotive

Il salone Autopromotec, che avrà luogo a Bologna dal 22 al 26 maggio 2013, comunica in questi giorni il calendario (ancora non definitivo) degli eventi e degli incontri che caratterizzeranno AutopromotecEDU, l’arena nella quale verranno organizzati momenti di approfondimento sulle tematiche più attuali dell’aftermarket automobilistico.
AutopromotecEDU 2013, forte dell’esperienza acquisita nella prima edizione del 2011 e dell’interesse scaturito tra gli addetti ai lavori, si presenta quest’anno con un ventaglio di convegni che abbraccia tutto il mondo del post vendita auto, proponendo a 360° momenti dove verrà fatto il punto sull’attuale mercato nazionale e non. 
A ulteriore conferma dell’importanza che tale evento ricopre, questa edizione di AutopromotecEDU occupa un’ampia area all’interno del padiglione 30, ove due sale accoglieranno questi importanti momenti di scambio, unitamente a una zona ove troveranno spazio le riviste internazionali e gli stand delle principali associazioni di settore.
Aprirà la serie di incontri di AutopromotecEDU il consueto appuntamento con il convegno inaugurale del 22 maggio, che darà una fotografia aggiornata sul settore della riparazione auto in Italia, con la partecipazione di Anfia e Unrae, oltre alle principali realtà aziendali e personaggi del mondo economico (panel di relatori in via di definizione).
Confermando la natura internazionale di Autopromotec, che ha visto nelle ultime edizioni una crescita sia del numero di espositori sia del numero di visitatori esteri, la prima giornata vedrà l’organizzazione al mattino di una conferenza stampa dedicata ai media internazionali e di un convegno, nel pomeriggio, relativo alle opportunità per le aziende in mercati quali la Turchia e gli Stati Uniti, con relatori dei due paesi provenienti dalle principali associazioni.
Non mancheranno due appuntamenti di elevato profilo, ormai fissi ad Autopromotec: i premi GIPA
(mercoledì 22 maggio ore 17), in cui verranno consegnati i riconoscimenti a quelle persone e aziende che si sono particolarmente distinte nel post-vendita; l’International Automotive Aftermarket Meeting, IAAM13 (giovedì 23 maggio ore 9.15), già EAAS, con la partecipazione di esperti e operatori internazionali del settore, il cui focus sarà quello di fornire alle aziende e ai professionisti un’anticipazione delle tendenze e degli sviluppi del settore aftermarket in Europa e in alcuni paesi strategici quali quelli del BRIC.
Gli altri workshop in programma toccheranno tutti i temi fondamentali e attuali del postvendita grazie alla presenza di insigni relatori del mondo accademico e dell’industria, e riguarderanno quest’anno argomenti quali la mobilità, il mondo delle flotte e delle concessionarie auto, così come i nuovi media e le opportunità di business da essi offerti. Vi saranno inoltre poi incontri che faranno il punto sulle nuove normative che regolamenteranno il settore nei prossimi anni.
Infine, a supporto dell’iniziativa Autopromotec Industrial Vehicles Service, che vede un percorso dedicato al mondo dell’assistenza e della riparazione truck, sarà organizzato un importante convegno sul mondo del trasporto su gomma (venerdì 24 ore 10).
Nelle prossime settimane il calendario aggiornato degli eventi AutopromotecEDU sarà disponibile sul sito www.autopromotec.it.


Fonte: pneurama.com

martedì 29 gennaio 2013

Cambiano le categorie di patente

Dal 19 gennaio 2013 saranno in vigore nuove categorie di patente e cambieranno anche i requisiti per ottenerle e i tipi di veicoli che ciascun documento autorizza a guidare
Lo prevede il decreto legislativo 18 aprile 2011 n.59 che adegua la normativa italiana alle direttive europee.
Le novità si applicano ai nuovi documenti di guida rilasciati dal 19 gennaio 2013. Nulla cambia, invece, per chi ha una patente conseguita prima di questa data: può continuare regolarmente a guidare i veicoli per i quali è già abilitato.

Le categorie di patente che possono essere conseguite diventano 15: AM, A1, A2, A, B1, B, BE, C1, C1E, C, CE, D1, D1E, D, DE.
Novità assolute sono la AM al posto del CIGC, il cosiddetto "patentino", per la guida di ciclomotori a 2 o 3 ruote e quadricicli leggeri, la B1 per condurre quadricicli non leggeri, la C1 e la D1 (con le relative estensioni C1E e D1E) che consentono la guida di veicoli pesanti, per il trasporto rispettivamente di cose o persone, più piccoli rispetto a quelli autorizzati con le categorie superiori C, CE, D e DE.

Un dettagliato prospetto riepilogativo delle nuove patenti è contenuto nella circolare 16 gennaio 2013 n.1403.

I cambiamenti più sostanziali riguardano in particolare i motociclisti
Moto. Per poter conseguire direttamente – ossia senza passare da licenze inferiori – la patente illimitata occorreranno 24 anni di età, e non più 21. Se invece si è già titolari di patente A2 (ottenibile come in passato dai 18 anni) serviranno i due canonici anni di “apprendistato” ma con una sostanziale differenza: il passaggio alla A “senza limiti” non sarà più automatico ma bisognerà sostenere una prova pratica. Esami pratici, con tanto di visita medica, saranno sempre obbligatori per tutti i passaggi di livello, in modo che si possa dimostrare dimestichezza con la moto della categoria superiore a quella guidata fino a quel momento. Resta invece invariata l’età necessarie a conseguire la A1: 16 anni, con abilitazione a condurre scooter e moto di 125 cc fino a 11 kW/15 Cv di potenza)

Ciclomotori. La nuova patente Am per i ciclomotori si conseguirà a 14 anni, vedrà una differenziazione degli esami a seconda che si voglia guidare il motorino o la minicar e non sarà più un semplice “patentino” ma una vera e propria licenza di guida, soggetta a decurtazione di punti in caso di infrazioni, da conseguire presso un’autoscuola. Invariata la norma che impedisce ai minorenni di portare passeggeri su moto, ciclomotori, tricicli e minicar.

Moto più potenti con l'A2. Con la patente A2 i limiti di potenza si alzano in modo consistente, per cui i diciottenni potranno guidare moto con potenza massima di 35 kW/48 Cv (il limite attuale è 25 Cv/34 Cv) e un rapporto potenza-peso non superiore a 0,2 kW/ kg (invece degli 0,16 kW/kg oggi in vigore). Saranno quindi, di fatto, escluse le moto sportive specialistiche. Sarà ancora possibile guidare moto depotenziate ma queste non dovranno derivare da modelli che, in versione «full power», superino i 70 kW: misura che dovrebbe limitare una pratica diffusa e pericolosa, cioè l’utilizzo da parte dei diciottenni di maximoto “depotenziate” solo sul libretto e non nei fatti.
Per tre anni dal conseguimento della licenza di guida, i neopatentati dovranno attenersi a particolari limiti di velocità: in autostrada non potranno superare i 100 km/h, su strade extraurbane i 90 km/h.

Fonte: carrozzeria.it

giovedì 24 gennaio 2013

INCONTRA GARTNER A SMAU BARI

Gartner, leader mondiale nel settore della ricerca e consulenza nell'Information Technology, sarà presente anche quest'anno a Smau con l'obiettivo di supportare le aziende ICT e i Responsabili IT/CIO delle aziende di qualunque settore non ICT (Industria, Servizi, Pubblica Amministrazione ed Enti), fornendo una consulenza strategica sul proprio business. Gli incontri saranno a titolo completamente gratuito ed avverranno all'interno dell'esclusiva VIP Lounge.

Sei interessato a ricevere una consulenza strategica sulla Tua attività? Primo appuntamento del 2013 con Gartner sarà a Smau Bari, il 6 e 7 febbraio alla Fiera del Levante: un esperto sarà in fiera per effettuare INCONTRI 1-TO-1 GRATUITI sui temi del Cloud Computing per il Canale ICT oppure sulla Mobility, Cloud Computing o Big Data per le aziende utenti.

Per prenotare il servizio è sufficiente scrivere una mail a gartner@smau.it entro lunedì 4 febbraio, indicando nome dell’azienda, settore di appartenenza, fatturato o numero dipendenti. Subito dopo Gartner ti contatterà per fissare il tuo appuntamento in Fiera.

IN ESCLUSIVA PER I PARTECIPANTI: NOTA DI RICERCA GARTNER

Al termine dell'incontro riceverai un'esclusiva Nota di Ricerca di Gartner dedicata ad esplorare i trend emergenti legati all’area tematica prescelta per l’incontro.

Fonte: smau.it

Napoli: sequestro ricambi per auto contraffatti

Nel corso di un’attività di controllo eseguita presso il porto di Napoli, i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Napoli 1 hanno sequestrato, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza, 35089 pezzi di ricambio per auto contraffatti.
La merce, proveniente dalla Cina, era destinata ad autovetture di note case automobilistiche quali Audi e Volkswagen e ad altre aziende produttrici del settore.
Per attestare la contraffazione dei prodotti, è stato necessario ricorrere ad analisi tecniche effettuate sui campioni originali delle case produttrici.
L’operazione, oltre ad aver consentito di far emergere flussi di merce contraffatta ignoti alle aziende titolari dei marchi, ha permesso la non diffusione di pezzi di ricambio, potenzialmente rischiosi per la salvaguardia di inconsapevoli automobilisti.

Fonte: www.pneurama.com

mercoledì 16 gennaio 2013

Chiarimenti in materia di numerazione delle fatture

Come riporta la risoluzione 1/E dell'Agenzia delle Entrate:

In base all’articolo 21, comma 2, lettera b), del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 – come modificato dall’articolo 1, comma 325, lettera d), della legge 24 dicembre 2012, n. 228 – per le operazioni effettuate a partire dal 1° gennaio 2013, la fattura deve contenere un “numero progressivo che la identifichi in
modo univoco”.
Posto che, nella nuova formulazione, l’articolo 21 non prevede più la numerazione “in ordine progressivo per anno solare”, è stato chiesto da più parti di chiarire cosa si debba intendere per numero progressivo che identifichi la fattura in modo univoco.
La modifica normativa in questione si è resa necessaria al fine di recepire nell’ordinamento nazionale la nuova disciplina comunitaria in materia di fatturazione recata dalla direttiva 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006, come modificata dalla direttiva 2010/45/UE del Consiglio del 13 luglio 2010. La Commissione europea aveva, infatti, rilevato che la normativa italiana, imponendo ai soggetti passivi di ricominciare ogni anno una nuova serie di numeri sequenziali, introduceva un ulteriore adempimento a
carico dei soggetti passivi non richiesto dall’articolo 226 della citata direttiva.
Tanto premesso, si precisa che è compatibile con l’identificazione univoca prevista dalla formulazione attuale della norma qualsiasi tipologia di numerazione progressiva che garantisca l’identificazione univoca della fattura, se del caso, anche mediante riferimento alla data della fattura stessa.
Conseguentemente, a decorrere dal 1° gennaio 2013, può essere adottata una numerazione progressiva che, partendo dal numero 1, prosegua ininterrottamente per tutti gli anni solari di attività del contribuente, fino alla
cessazione dell’attività stessa.
Questa tipologia di numerazione progressiva è, di per sé, idonea ad identificare in modo univoco la fattura, in considerazione della irripetibilità del numero di volta in volta attribuito al documento fiscale.
La numerazione progressiva dal 1° gennaio 2013 può anche iniziare dal numero successivo a quello dell’ultima fattura emessa nel 2012. Anche in tal caso la tipologia di numerazione progressiva adottata consente l’identificazione in modo univoco della fattura, ancorché la numerazione non inizi da 1.
Peraltro, qualora risulti più agevole, il contribuente può continuare ad adottare il sistema di numerazione progressiva per anno solare, in quanto l’identificazione univoca della fattura è, anche in tal caso, comunque garantita dalla contestuale presenza nel documento della data che, in base alla lettera a) del citato articolo 21, costituisce un elemento obbligatorio della fattura.
Ad esempio, fermo restando l’obbligo di indicare in fattura la data, si ritengono ammissibili le seguenti modalità di numerazione progressiva all’interno di ciascun anno solare:
Fatt. n. 1
Fatt. n. 2

Fatt. n. 1/2013 (oppure n. 2013/1)
Fatt. n. 2/2013 (oppure n. 2013/2)


Fonte: http://www.agenziaentrate.gov.it

giovedì 10 gennaio 2013

IAMM 2013 AD AUTOPROMOTEC






L’edizione 2013 di Autopromotec ospiterà il 23 maggio il convegno IAAM13, l’evento internazionale dell’aftermarket automobilistico che caratterizza la rassegna, giunto alla sua quarta edizione, dopo le tre edizioni in cui era conosciuto come EAAS (European Automotive Aftermarket Symposium).
Questo convegno costituisce parte integrante del programma convegnistico di AutopromotecEDU; l’arena per l’approfondimento su post-vendita e assistenza auto, la cui seconda edizione avrà luogo durante Autopromotec 2013.
Il focus di IAAM13 sarà quello di fornire alle aziende e ai professionisti che operano nel settore del post vendita auto un’anticipazione delle tendenze e degli sviluppi del settore aftermarket in Europa e in alcuni paesi strategici quali quelli del BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), offrendo agli stessi l’opportunità di trovare nuovi canali internazionali per le attività di vendita e di marketing.
In Europa, il circolante più recente necessita di interventi di manutenzione e di riparazione sempre meno frequenti e i consumatori, oggi ancora di più con l’attuale crisi, sono alla ricerca di soluzioni a costo contenuto.
I professionisti sono costretti ad adattare l’offerta alla contingenza di mercato e si organizzano per offrire nuovi servizi alla clientela più efficienti, meno onerosi e adottando sempre più spesso il mezzo internet. In attesa di un futuro migliore per l’Europa, i paesi del BRIC offrono interessanti opportunità: da grandi produttori di automobili quali sono diventati, nel prossimo decennio dovranno rispondere ai bisogni in crescita delle loro strutture di aftermarket, creando così nuove reti di distribuzione per i ricambi.
L’expertise europea, così come l’elevato valore tecnologico dei suoi prodotti, rappresenteranno un valore aggiunto per soddisfare le nuove necessità di questi paesi. IAAM13 vuole approcciare tutte queste tematiche e offrire così al mercato nuovi opportunità e canali di crescita.
L’intera giornata dedicata allo IAAM13 sarà caratterizzata da due momenti distinti e complementari: la mattina vedrà il succedersi di interventi specializzati nell’aftermarket che presenteranno le tendenze future del mercato della manutenzione e riparazione dell’auto, tanto in Europa quanto nei paesi evidenziati. A seguire, nel pomeriggio, una serie di incontri tra esperti e partecipanti per approfondire in modo personalizzato le opportunità offerte dai mercati internazionali.
Più di 300 professionisti provenienti da tutto il mondo, in rappresentanza di Costruttori di Veicoli, componentisti, distributori indipendenti, così come di network aftermarket, sono attesi all’IAAM13.
L’agenda, così come il programma degli interventi di IAAM13, saranno presto disponibili sul sito della manifestazione www.autopromotec.it.

Fonte: pneurama.com