venerdì 31 luglio 2015

Comprare ricambi auto online: condannato per truffa informatica venditore

n questo caso il mezzo utilizzato è stata una rivista specializzata, che forse, ha dato all'acquirente una patina di credibilità per l'ignaro cliente, ma la tecnica è la stessa utilizzata da molti siti internet truffaldini.
Non solo online, comprare ricambi auto da remoto è sempre un rischio, perché si può sbagliare codice ma sopratutto perché il rischio truffa è dietro l'angolo: arrestato un venditore truffaldino
In questo caso, anche se l'accusa è stata per truffa informatica, l'online c'entra poco. A comprare ricambi auto mai ricevuti è stato un barese di 37 anni, che dopo aver letto un annuncio su una rivista specializzata ha inviato 500 Euro al venditore.

la vicenda risale al 2011 ma la condanna a 4 mesi di carcere e 600 euro di multa al venditore è arrivata solo oggi.

Il fatto fa parte di un fenomeno ben noto alle forze dell'ordine, quello della vendita senza consegna della merce. I

Un fenomeno che riguarda tutti i settori del commercio, non escluso quello dei ricambi auto.

Ma comprare ricambi auto online è comunque un rischio, perché al di là delle buone intenzioni o meno del venditore bisogna pensare bene a come viene identificato il proprio veicolo. Basti pensare che su una stessa auto, della stessa versione e modello, possono esistere ricambi differenti a seconda del numero di matricola, dell'allestimento, piuttosto che dello stabilimento di produzione.

Quindi, in ogni caso, prima di comprare ricambi online, bisogna avere la certezza del ricambio giusto, anche se il consiglio sempre valido è quello di affidarsi a un ricambista esperto o al proprio riparatore, perché in caso di errore (nonostante il diritto di recesso sia sempre valido) il fermo del veicolo può prolungarrsi a lungo.
 
Fonte: http://www.notiziariomotoristico.com/

Noleggio a lungo termine: l'antitrust apre istruttoria su otto società

L'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un'istruttoria nei confronti di otto società di autonoleggio a lungo termine e della loro Associazione Aniasa, per accertare l’esistenza di intese restrittive della concorrenza, vietate dall’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. A far partire l'indagine è stata una segnalazione anonima datata 7 aprile 2015.
Noleggio a lungo termine nel mirino dell'antitrust. A finire sotto la lente dell'autorità garante della Concorrenza e del Mercato anche l'ANIASA, associazione nazionale industria dei servizi automobilistici e dell'autonoleggio che in una nota ufficiale dichiara la propria totale estraneità alle condotte ipotizzate.


L’istruttoria intende verificare se le imprese abbiano attuato un coordinamento delle rispettive strategie commerciali, attraverso uno scambio di informazioni sensibili. Ma l'antitrust si spinge oltre coinvolgendo anche l'associazione di categoria Aniasa (Associazione nazionale industria dei servizi automobilistici e dell’autonoleggio) di cui si ipotizza un ruolo di coordinamento. Gli associati ad Aniasa coprono praticamente il 95% del mercato NLT (noleggio a lungo termine)


Le otto società coinvolte nell'istruttoria sono Ald Automotive Italia, Alphabet Italia Fleet Management, Arval Service Lease Italia, EuropCar Italia, Hertz Italiana, Lease Plan Italia, Maggiore Rent  e Win Rent che sono anche membri del Comitato di Presidenza di ANIASA rappresenterebbero più dei tre quarti del mercato nazionale
(86,75% fonte AGCM).

Il noleggio a lungo termine interessa un mercato che vale circa 5 miliardi di euro (dato 2014)


Per accertare tali circostanze, i funzionari dell’Agcm hanno eseguito oggi una serie di ispezioni nelle sedi delle società interessate, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

Se le contestazioni fossero confermate, rivelerebbero un’alterazione delle dinamiche competitive fra le maggiori imprese nel mercato del noleggio a lungo termine in Italia. Queste condotte potrebbero essere il risultato di un’intesa orizzontale, sotto forma di accordo o di pratica concordata, per evitare un corretto confronto concorrenziale tra i vari operatori.

Al momento non sembra interessata dall'indagine la parte di manutenzione dei veicoli, settore che coinvolge la maggior parte delle imprese di autoriparazione in Italia. In ogni caso, l'AGCM ha fissato il termine dell'istruttoria al 15 dicembre 2015, non resta che aspettare e vedere che succederà.

L'ANIASA, dal canto suo comunica una nota ufficiale in cui dichiara che:
"In riferimento alle notizie pubblicate da diversi media sull'avvio dell'istruttoria dell'Antitrust sulle attività di noleggio a lungo termine che vede coinvolte otto società di noleggio veicoli e l'ANIASA - l'Associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio e Servizi Automobilistici, l'Associazione evidenzia la totale trasparenza e collaborazione dimostrata nei confronti degli ispettori.
ANIASA precisa, inoltre, la totale estraneità alle condotte ipotizzate, ribadendo la ferma attenzione e rispetto dell'Associazione e delle proprie Associate delle normative vigenti a tutela della concorrenza, che confida verranno correttamente e prontamente accertate".

Fonte: http://www.carrozzeriaautorizzata.com/

DDL Concorrenza, eliminato il divieto di cessione del credito

Approvato l'emendamento al DDL Concorrenza che elimina il divieto di cessione del credito soddisfazione dei rappresentati della categoria anche se mancano ancora molti emendamenti da discutere.
A dare l'annuncio in diretta è stata l'On. Sara Moretto sul suo profilo facebook: approvato l'emendamento che sopprime la norma che introduceva il divieto di cessione di credito in ambito RC-Auto e bloccato di fatto il risarcimento in forma specifica come unica soluzione per vedersi risarcire un danno dal testo del Disegno di Legge denominato Concorrenza.
 
 
 

Soddisfazione espressa dal presidente di Federcarrozzieri Davide Galli, che contattato al telefono ha voluto mettere in guardia anche dagli eccessi di entusiasmo: "Aspetterei ad esultare, si tratta solo di un primo importante riconoscimento per i carrozzieri, ma il testo del DDL è ancora in discussione.
In ogni caso si tratta di un risultato importante raggiunto grazie a un ottimo lavoro svolto dalle commissioni congiunte. Non posso poi non constatare come molti punti presenti nella Carta di Bolognasiano stati presi in consideraizone dalle commissioni. Si tratta di un'ottimo risultato per il settore della carrozzeria, ma non dimentichiamo che il testo è ampio e le insidie sono sempre dietro l'angolo".

Soddisfatto anche il presidente dei carrozzieri di Confartigianato Silvano Fogarollo che attraverso una nota ufficiale commenta le modifiche approvate in serata dalle Commissioni Finanze e Attività Produttive della Camera: “E’ stato ristabilito - spiega Fogarollo - il principio in base al quale gli assicurati hanno diritto a ottenere il risarcimento per la riparazione a regola d’arte del veicolo danneggiato, avvalendosi di imprese di autoriparazione di propria fiducia. Inoltre, le linee guida per la riparazione a regola d’arte verranno definite con un accordo tra le Associazioni nazionali del settore dell’autoriparazione, l’Associazione nazionale delle imprese assicurazioni, sentite le Associazioni dei consumatori”.

Restano comunque molti emendamenti da discutere e probabilmente nel corso della prossima settimana uscirà il testo definitivo, sul tema parecchi parlamentari hanno sottolineato come il governo stia stringendo i tempi per arrivare a un risultato "estivo".
Fonte: http://www.carrozzeriaautorizzata.com/

lunedì 27 luglio 2015

Roma: sgominata banda dedita a ricettazione e traffico di ricambi rubati

Ormai pare essere diventato un business consolidato in ogni angolo del Bel Paese: scoperta anche a Roma una banda criminale dedita alla ricettazione di ricambi.
Giovedì 9 luglio i Carabinieri hanno arrestato otto italiani che ogni notte percorrevano le vie della Capitale alla ricerca di auto da rubare, in base agli "ordini" di ricambi provenienti dacarrozzerie e officine.

I malviventi si sono accaniti in particolare sull’area intorno aPiazza Augusto Imperatore e Corso Vittorio Emanuele. Dopo aver individuato i veicoli in base al colore, all’anno di immatricolazione e ad altri dettagli di volta in volta richiesti, la banda utilizzava centraline sostitutive o blocchi chiaveartefatti per impossessarsi in pochi istanti delle auto, dirigendosi successivamente a sud di Roma, dove all’interno di alcuni capannoni i mezzi venivano smontati e i ricambi consegnati ai vari committenti.

Fonte: http://www.notiziariomotoristico.com/


 

venerdì 24 luglio 2015

Mercedes-Benz Vision G-Code: la vernice caricherà le batterie delle nuove auto ibride

Non bastassero le vernici metallizzate, doppio o triplo strato e le tinte opache, il futuro sembra destinato a cambiare radicalmente il ruolo delle tinte per auto, non più o non solo estetiche ma anche funzionali: ad ispirare il futuro ci pensa Mercedes-Benz con il suo prototipo Vision G-Code
Quando si parla di prototipi la 
vernice dell'auto riveste sempre un ruolo importante: il prototipo serve a far intuire le tendenze e cosa impatta più di una colorazione azzeccata o futuristica se non la livrea?

Eppure per la prima volta, la vernice non è solo un “vezzo”, ma anche uno degli oggetti della presentazione, perché la nuova Vision G-Code di Mercedes-Benz è un veicolo che vuole essere l'avanguardia del basso consumo, oltre che ispirare una nuova categoria di veicoli, iSUC, cioè Sports Utility Coupé (anche qui, come se non bastassero le sigle già presenti: SUV, SUT eccetera).

Da un punto di vista tecnico G-Code è un'auto ibrida con un motore a combustione interna a idrogeno combinato con un motore elettrico: il primo agisce sulla trazione anteriore, il secondo su quella posteriore. Come tutte le auto che hanno un motore elettrico, ovviamente, G-Code ha tutti i sistemi di recupero dell'energiaclassici, quindi sia dall'alternatore del motore a combustione, sia dalla frenata.

Ma la vera novità è sta quella di recuperare energia elettrica anche dalla vernice dell'auto. Mercedes-Benz, infatti ha definito la vernice di questo prototipo “multi-voltaic silver” che tradotto letteralmente suonerebbe un po' come “argento multi voltaico”, ma che nella sostanza significa che la vernice ha la capacità di lavorare sia come una pannello solare classico, cioè creando corrente grazie ai raggi solari, ma anche attraverso un sistema innovativo che sfrutta l'aria che scorre sulla vernice. In sostanza, l'aria che scorre sulla vettura (sia quando è in movimento, sia quando è ferma), genera una carica elettrostaticasulla carrozzeria che viene raccolta e immagazzinata nella batteria dell'auto.

Il sistema completo di generazione di corrente comprende anche le sospensioni (che con il proprio moto possono creare corrente), ma il punto cruciale e la vera innovazione è rappresentata sicuramente dal car refinish.

Le concept car nascono per indicare una via di un futuro possibile. Resta a questo punto da chiedersi, se questa innovazione dovesse essere realmente implementata sulle auto del futuro, come e cosa gestirà la corrente creata dalla vernice, e quali saranno le implicazioni in caso di incidente. Se già oggi è complesso riparare un'auto con pigmenti particolari l'aggiunta degli elementi elettrostatici e fotovoltaici sembra destinata a peggiorare la situazione, senza contare che, probabilmente la carrozzeria dovrà dialogare con il sistema di ricarica attraverso una o più specifiche centraline, come dire: quando si farà una riparazione estetica sarà necessario comunicare o riprogrammare qualche computer.
Fonte http://www.carrozzeriaautorizzata.com/