martedì 29 gennaio 2013

Cambiano le categorie di patente

Dal 19 gennaio 2013 saranno in vigore nuove categorie di patente e cambieranno anche i requisiti per ottenerle e i tipi di veicoli che ciascun documento autorizza a guidare
Lo prevede il decreto legislativo 18 aprile 2011 n.59 che adegua la normativa italiana alle direttive europee.
Le novità si applicano ai nuovi documenti di guida rilasciati dal 19 gennaio 2013. Nulla cambia, invece, per chi ha una patente conseguita prima di questa data: può continuare regolarmente a guidare i veicoli per i quali è già abilitato.

Le categorie di patente che possono essere conseguite diventano 15: AM, A1, A2, A, B1, B, BE, C1, C1E, C, CE, D1, D1E, D, DE.
Novità assolute sono la AM al posto del CIGC, il cosiddetto "patentino", per la guida di ciclomotori a 2 o 3 ruote e quadricicli leggeri, la B1 per condurre quadricicli non leggeri, la C1 e la D1 (con le relative estensioni C1E e D1E) che consentono la guida di veicoli pesanti, per il trasporto rispettivamente di cose o persone, più piccoli rispetto a quelli autorizzati con le categorie superiori C, CE, D e DE.

Un dettagliato prospetto riepilogativo delle nuove patenti è contenuto nella circolare 16 gennaio 2013 n.1403.

I cambiamenti più sostanziali riguardano in particolare i motociclisti
Moto. Per poter conseguire direttamente – ossia senza passare da licenze inferiori – la patente illimitata occorreranno 24 anni di età, e non più 21. Se invece si è già titolari di patente A2 (ottenibile come in passato dai 18 anni) serviranno i due canonici anni di “apprendistato” ma con una sostanziale differenza: il passaggio alla A “senza limiti” non sarà più automatico ma bisognerà sostenere una prova pratica. Esami pratici, con tanto di visita medica, saranno sempre obbligatori per tutti i passaggi di livello, in modo che si possa dimostrare dimestichezza con la moto della categoria superiore a quella guidata fino a quel momento. Resta invece invariata l’età necessarie a conseguire la A1: 16 anni, con abilitazione a condurre scooter e moto di 125 cc fino a 11 kW/15 Cv di potenza)

Ciclomotori. La nuova patente Am per i ciclomotori si conseguirà a 14 anni, vedrà una differenziazione degli esami a seconda che si voglia guidare il motorino o la minicar e non sarà più un semplice “patentino” ma una vera e propria licenza di guida, soggetta a decurtazione di punti in caso di infrazioni, da conseguire presso un’autoscuola. Invariata la norma che impedisce ai minorenni di portare passeggeri su moto, ciclomotori, tricicli e minicar.

Moto più potenti con l'A2. Con la patente A2 i limiti di potenza si alzano in modo consistente, per cui i diciottenni potranno guidare moto con potenza massima di 35 kW/48 Cv (il limite attuale è 25 Cv/34 Cv) e un rapporto potenza-peso non superiore a 0,2 kW/ kg (invece degli 0,16 kW/kg oggi in vigore). Saranno quindi, di fatto, escluse le moto sportive specialistiche. Sarà ancora possibile guidare moto depotenziate ma queste non dovranno derivare da modelli che, in versione «full power», superino i 70 kW: misura che dovrebbe limitare una pratica diffusa e pericolosa, cioè l’utilizzo da parte dei diciottenni di maximoto “depotenziate” solo sul libretto e non nei fatti.
Per tre anni dal conseguimento della licenza di guida, i neopatentati dovranno attenersi a particolari limiti di velocità: in autostrada non potranno superare i 100 km/h, su strade extraurbane i 90 km/h.

Fonte: carrozzeria.it

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